lunedì 1 dicembre 2008

LA NONA: COME BEETHOVEN RAGGIUNGIAMO IL MASSIMO, SI VA AI LAGHI DI PILATO

E' la prima uscita con pernottamento. Siamo trekkers comodi e non amiamo le levatacce. Troviamo asilo al rifugio Perugia: pernottamento e cena tradizionale montanara. Marco porta Tullia, Susanna porta Andrea ed io porto Betta (il "portare" non vuole avere un senso di genere, ma solo una distinzione tra soci Artigiantrekking e congiunti). Mario si conferma scapolo impenitente. Fausto invece becca l'unica singol che sfidando la temperatura vicina allo zero nonostante fosse il 16 giugno (2007)stazionava fuori dal rifugio: un aggancio da manuale, sottolinea Betta che ha assistito alla scena. Comunque viene presto a dormire in camerata: deve concentrarsi per la camminata...dice!!
Nei pressi di Capanna Ghezzi, mitico luogo per la salita ai Laghi attraverso Forca Viola, ci concediamo un "arsomiglio" collettivo. Salutiamo Giovanni e la sua famiglia che arriveranno fino in fondo. Salutiamo anche Betta, che invece torna indietro. Ci hanno raggiunto Giorgio, suo cognato Zampini, Roberto Cappelloni.
Il Pian Grande di Castelluccio, prossimo alla sua splendida fioritura saluta la nostra partenza.
FAUSTO E' FELICE E IMMAGINA IL SUO TITANIC SUL MARE DEL PIAN GRANDE
... e alla fine consumiamo un pasto veloce, frugale, analcolico e ricco di soddisfazioni. La maestà dei laghi ci rapisce ed ognuno sente la magia stregonesca della valle e...le fitte della fatica nelle gambe.

2 commenti:

bil ha detto...

Caro redattore unico, apprezzo la sottile ironia dello scritto e non voglio neanche entrare negli altrui rapporti ma "Marco porta Tullia" è concetto del tutto inaccettabile per la condizione di assoluta parità ed uguaglianza civile, sociale ed economica vigente nei rapporti giuridici e personali esistenti nel mio rapporto di coppia.Si sarebbe dovuto scrivere: "Marco, invita a partecipare alla gita la sua consorte Tullia, la quale verificati i suoi impegni, accetta autonomamente di essere presente e, allo scopo, di utilizzare la stessa autovettura, solo casualmente guidata dal di lei marito, partecipando altresì in regime di parità alle spese di viaggio, come di qualsiasi altra spesa relativa alla gestione coniugale."
Tanto le dovevo.
Bil

bil ha detto...

e poi, tutte quelle folto del Balda......