lunedì 15 dicembre 2008

PREPARATEVI E PRENOTATEVI PER LA PASSEGGIATA NATALIZIA 2008

ATTENZIONE !!! VISTE LE PREVISIONI DEL TEMPO E LE MINACCE DI NEVICATE FINO A BASSA QUOTA, L'USCITA E' RINVIATA A DATA DA DESTINARSI


“Noi abbiamo visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare…
Nuvole rincorrersi su le alte cime del Vettore e greggi infinite risalire gli irti pendii della Laga. Abbiamo visto raggi di sole balenare tra le foglie gialle del Cucco e allegri gnomi danzare tra i faggi del Casentino.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di… (tiè) partire!!!”

Cari soci, amabili socie, aspiranti tali che non avete ancora trovato il coraggio o l’occasione, parafrasando le parole di Roy, il guerriero replicante di Blade Runner, vi invitiamo a non perdervi nel grigiore dicembrino (e neppure ad affogarvi in piatti di tortellini in brodo) ma a tirar su un morale fiaccato dalle apparizioni tv del ministro Tremonti e dalle incombenti interminabili magnate e tombolate coi parenti.
C’è Artigiantrekking che vi vuole sempre bene (e presto vi farà anche un regalino) e organizza la ormai classica:

PASSEGGIATA DIGESTIVA NATALIZIA
- Trekking dal mare al Castello -
Sabato 27 Dicembre 2008 (tempo permettendo*)


Questa volta è il nostro socio Alfiero ( candidato Direttore Tecnico e autoctono) a predisporre la scarpin-magnata. Si tratterà di una camminata digestiva, rilassante e contemplativa di Km. 12 (circa 3 ore), su un percorso privo di difficoltà e senza particolare altimetria.
Si attraverseranno alcuni dei luoghi più caratteristici del Parco San Bartolo (citati anche nella Divina Commedia).

MONTE CUCCO autunno 2008

GRUPPO FOLTO CON NUOVI ARRIVI: SERGIO, TATIANA, LUCIANO. E CON I VOLTI NOTI DI UN TEAM DI CAMMINATORI ORMAI CONSOLIDATO.


DI QUESTA BELLA GIORNATA D'AUTUNNO PIU' DELLE PAROLE POSSONO PARLARE LE IMMAGINI. COLORI, LUCE, PAESAGGI DI UNA CAMMINATA SALENDO DA PASCELUPO PER LA VALLE DELLE PRIGIONI, FINO A VAL DIRANCO. PAUSA DAL SEMPRE ACCOGLIENTE HOTEL "DA TOBIA" E DISCESA PER PASSO PORRAIA, TRA SENTIERI E RUSCELLI, FINO A PIAGGIASECCA.



mercoledì 10 dicembre 2008

BADIA PRATAGLIA E L'EREMO DI CAMALDOLI

Di questa uscita (la n.13) ricorderemo due intensità: quella del freddo imprevedibile per essere alla metà di settembre e quella della serenità dell'Eremo camaldolese.
Due nuovi amici arrivano per strade diverse. Cinzia dal pesarese e Giovanni da Roma. Betta, per la seconda volta, compie un pezzo di percorso. Lunghi applausi.

Elfi e folletti si nascondevano tra le alte felci mentre la bruma mattutina si alzava tra i maestosi albeti.

martedì 9 dicembre 2008

A CERCARE LA PACE: SUL MONTE SUBASIO

Nuovi amici compiono con noi questo itinerario francescano tra Nocera Umbra, Assisi, dove pernottiamo e Spello. Trekker esperti come Alfiero, Anna che è un'enciclopedia sul mondo vegetale ed Elena. Novizi come Marco e Paola sorretti da Lucio. Tornano Mario, Augusto e Caterina.
Saliamo tra boschi e campi su sentieri ben segnati, ma anche questa volta l'abilità del Duce Presidente sarà straordinaria nel riuscire a perderci e fare un pò di strada in più. Abbiamo affidato i nostri bagagli per la notte a Samir, simpatico ed unico tassista di Spello immigrato dal Marocco e ormai stabilmente italiano.
Assisi ci accoglie colorata ed in festa. Rendiamo onore alla cucina di un buon ristorante e ai suoi vini. In piena euforia aggiungiamo altre cariche presidenziali al buon Bilei e gli revochiamo quella di Direttore tecnico (tuttora vacante). Finale notturno intorno alla Chiesa di San Francesco con ragionamenti e filosofie adeguati.
Di buon mattino riprendiamo il percorso. Attraverso l'Eremo delle Carceri risaliamo il Monte immagazzinando bontà, amore per il prossimo, perdono, comprensione.. Lo stato d'animo ideale per evitare imprecazioni e maledizioni quando, insieme ad Anna, Mario ed Augusto, veniamo abbandonati su un percorso più lungo e più duro.

Spello, che sembrava non dovesse arrivare mai, ci accoglie con i colori migliori. Il gruppo si ricompone e si progettano nuove avventure.
Pensiamo al Cammino di Santiago, programmato per il 2010 e la notte sogniamo cattedrali contornate di luce.

giovedì 4 dicembre 2008

SI VA IN DICEMBRE PER COLLI SOPRA IL MARE: 11.a


Per smaltire gli eccessi del Natale e bruciare preventivamente un pò delle energie che era previsto di immagazzinare nel cenone di capodanno, ci siamo mossi in una uscita invernale salendo le colline da Fano verso Pesaro.
Nonostante i buoni propositi si finisce a tavola in un piacevole agriturismo (Mario, per favore, aggiungi il nome perchè le sue tagliatelle meritano di essere promosse)

L'USCITA N.10: I MONTI DELLA LAGA

Primi di agosto 2007.
Tutto quello che di piacevole, emozionante, avventuroso e fantoziano può accadere in una uscita di trekking è toccato a noi alla decima uscita. Eravamo stati avvertiti: i Monti della Laga sono straordinari, ma le segnalazioni sono pessime, quindi fare attenzione!! (mai un così preciso avvertimento è stato volutamente ignorato).
Eravamo partiti supergasati, dopo i laghi di Pilato. Il PRESIDENTE, colto da raptus di onnipotenza, pianificava due giorni interi di marcia con tende, barbecue, agnelli e maiali da sacrificare,damigiane di vino e di acqua al seguito..... A conti fatti, superati abbondantemente i 20 kili su ogni spalla, si è ridimensionato ed ha prenotato due alberghi locali (a Paranesi, da Ninocce e a Padula al Gorzano). E' rimasto poi altri due giorni a studiare carte e sentieri, incroci, sterrati e torrenti, cascate e altipiani......Pizzo di Moscio è la mèta, vincere o morire..c'è mancato poco.
Ma andiamo con ordine. Marco, Emilio e Roberto Ruffini vanno in avanscoperta attestandosi da Ninocce con breve puntata a Ceppo, base di partenza. Freddo e nebbia consigliano il rientro in basso ristorati da una cena a base di funghi. Fatti trenta giri del paese andiamo a dormire e all'alba aspettiamo il resto della comitiva.

Ci sono nuovi straordinari arrivi: Novella, Caterina, Augusto e Mario. Camminatori forti che si aggiungono a Roberto Cappelloni, arrivato con il fratello e la stupenda figlia, Arianna, che si accollano tutte el incombenze del supporto tecnico.
Partiamo alla volta della Cascata della Morricana e saliamo verso i soprastanti stazi. La cima di Pizzo di Moscio è abbandonata, la nuova mèta è La Storna, per poi scendere al lago dell'Orso e quindi a Padula. Salendo perdiamo Roberto Ruffini. Massacrato dai crampi crolla esausto. Una lunga discussione viene intavolata per decidere se abbatterlo sul posto, per evitare che sia preda indifesa di animali selvatici, oppure se gettarlo dentro gli stazi, subito, per farne cibo per i cani pastori. Augusto lo soccorre e Roberto Cappelloni lo rincuora (qui nella foto)
E il gruppo si ricompone felice
Una felicità destinata a durare poco. Il tempo di ammirare i paesaggi, di incrociare un pastore straniero che non sa nemmeno lui dove si trova e ci ritroviamo a camminare su una strada che non finisce mai..Dopo due assemblee concluse con l'unanimità a proseguire e due ore di inutili passi "cominciò a serpeggiare un certo malcontento". Si torna indietro (tra mugugni, maledizioni, tentativi di insurrezione ed ammutinamento) e invece di Padula si ripunta su Ceppo. Viene stilato un ordine del giorno di protesta che, qualora sopravvissuti sarà inviato al Parco, alla regione, alla Provincia, alle Comunità Montane e ai Comuni (nasce da qui l'idea di sopprimere qualcuno di questi enti che neanche garantiscono la segnaletica sui sentieri e tutti parlano di turismo "cazzo!!")Roberto avverte la jeep di soccorso del fratello, passando per la moglie che è tentata di allertare la protezione civile.. Per fortuna sbucano dal niente due auto e SIAMO SALVI!! Dello scampato pericolo fanno le spese le dispense dell'Albergo Gorzano a Padula, a cui siamo grati della ripresa delle forze.
Dopo una notte di riposo concediamo l'onore delle armi a Ruffini, lasciato a meditare su come migliorare la preparazione (che dopo un anno ancora non ha risolto!!)imbocchiamo un sentiero sbagliando di nuovo direzione e perdiamo la famiglia Cappelloni. Ritroviamo a fatica la retta via delle cascate e degli scorci che fanno di questi Monti un luogo stupendo

..e tutto il gruppo superstite, finalmente, sorride!

lunedì 1 dicembre 2008

LA NONA: COME BEETHOVEN RAGGIUNGIAMO IL MASSIMO, SI VA AI LAGHI DI PILATO

E' la prima uscita con pernottamento. Siamo trekkers comodi e non amiamo le levatacce. Troviamo asilo al rifugio Perugia: pernottamento e cena tradizionale montanara. Marco porta Tullia, Susanna porta Andrea ed io porto Betta (il "portare" non vuole avere un senso di genere, ma solo una distinzione tra soci Artigiantrekking e congiunti). Mario si conferma scapolo impenitente. Fausto invece becca l'unica singol che sfidando la temperatura vicina allo zero nonostante fosse il 16 giugno (2007)stazionava fuori dal rifugio: un aggancio da manuale, sottolinea Betta che ha assistito alla scena. Comunque viene presto a dormire in camerata: deve concentrarsi per la camminata...dice!!
Nei pressi di Capanna Ghezzi, mitico luogo per la salita ai Laghi attraverso Forca Viola, ci concediamo un "arsomiglio" collettivo. Salutiamo Giovanni e la sua famiglia che arriveranno fino in fondo. Salutiamo anche Betta, che invece torna indietro. Ci hanno raggiunto Giorgio, suo cognato Zampini, Roberto Cappelloni.
Il Pian Grande di Castelluccio, prossimo alla sua splendida fioritura saluta la nostra partenza.
FAUSTO E' FELICE E IMMAGINA IL SUO TITANIC SUL MARE DEL PIAN GRANDE
... e alla fine consumiamo un pasto veloce, frugale, analcolico e ricco di soddisfazioni. La maestà dei laghi ci rapisce ed ognuno sente la magia stregonesca della valle e...le fitte della fatica nelle gambe.